4. Bernardo Vittone e la nuova facciata della Parrocchiale nel 1740: scavi e ritrovamenti di ossa

A cura di Teresa Martini ed Emma Mariotto

L’11 luglio 1738 il Consiglio Comunale prendeva in esame l’istanza presentata dagli ufficiali della Compagnia del SS. Sacramento in cui si metteva in evidenza la necessità di eseguire alcune riparazioni alla Chiesa Parrocchiale, fra le quali la più importante ed indifferibile era quella alla “muraglia” della facciata. 

La chiesa a quel tempo era di proprietà della Comunità che doveva occuparsi della sua manutenzione.

Nel corso del 1739, stanti le profonde crepe presenti nel muro della facciata esistente, gli amministratori deliberavano la costruzione di una nuova facciata e affidavano l’incarico di predisporre il disegno all’architetto Bernardo Antonio Vittone. “probabilmente la scelta cadde sul Vittone perché in quegli anni egli si era affermato progettando alcune importanti opere non lontane da Cambiano, fra le quali la Chiesa Parrocchiale di Pecetto, quella di Riva e il santuario Valinotto a Carignano; inoltre l’architetto aveva dei parenti a Cambiano:  il  nome Vittone è infatti presente nei registri parrocchiali dal 1500 fino alla metà del 1800. Infine la Compagnia del SS. Sacramento gli aveva commissionato da poco il disegno per la balaustra dell’altar maggiore.”

Nel 1740 vennero iniziati i lavori di scavo per la nuova facciata e, rompendo i gradini, si trovarono le fondamenta che risultarono piuttosto compromesse. Il Consiglio avvisò subito il Vittone che si recò sul posto per rendersi conto della situazione e, il 18 luglio di quell’anno, assistito dal capo mastro Peruchetti, predispose una relazione che venne trascritta sul libro degli ordinati.

L’architetto riferì “d’aver fatto fare vary esperimenti di longo in longo…di fondamenta e quella ritrovata mancante, vechia, diffettosa e insussistente à sostenere il pezo anche della muraglia della Faciata presentanea come ha scoperto e si scorge anche dalle fissure.. penetranti da una parte all’altra e di larghezza e lunghezza indicante qualche prossima rovina non solo di detta Faciata ma anco delle due navi laterali per essere collegate con detta Faciata”.

 Per maggior sicurezza era quindi necessario costruire nuove fondamenta in base al disegno che il Vittone avrebbe predisposto.

Il 20 luglio il Consiglio Comunale allo scopo di “lasciarne memoria ai posteri” convocava i mastri presenti ai primi scavi effettuati sotto i gradini davanti alla facciata, facendo loro rilasciare una dichiarazione giurata su quanto era stato scoperto. I capi mastro Carlo e Christofaro Peruchetti riferivano che si era ritrovato un muro sotterraneo, fabbricato con gli stessi materiali e della stessa “grossezza” dei pilastri ai quali esso era unito.

 I Perucchetti ritenevano che il muro in questione per “figura e forma” costituisse le fondamenta di un vecchio coro posto a levante, confinante con un antico cimitero che terminava davanti alla chiesa ed era elevato rispetto alla strada pubblica. In questo spazio “nero, umido e smosso” si erano trovati “sparsi in quantità ossi d’umani cadaveri”. “Dalla parte di mezzanotte” si era scoperto un muro di recinzione con “un piccolo canale protendente in longo per il suolo sotteraneo” che rivelava l’esistenza di un lavatoio adiacente al coro. Le fondamenta della nuova facciata restavano, “per lo spazio d’oncie nove (cm. 38,53) in dentro verso la chiesa davanti” mentre “once nove de vechij fondamenti, rimanenti verso il suolo nuovo, si lascieranno demollite, riempite di terra unitamente al restante distretto concluso”.

I lavori terminarono l’anno dopo, ma la vecchia facciata rimase in piedi insieme a quella nuova e non venne demolita se non dieci anni dopo.

Difficile immaginare il motivo di questa scelta che oltretutto non consentiva l’accesso in chiesa attraverso le porte della facciata che erano ostruite da quella vecchia. Si ovviò all’inconveniente aprendo un uscio laterale sul lato sud: così recita un ordinato del 14 aprile 1751.

1740 Facciata della Parrocchiale – disegno progettuale del Vittone

Il Vittone seguì personalmente tutti i lavori che vennero eseguiti “secondo l’arte della Faciata”.

1833 Facciata della Parrocchiale – disegno di C. Rovere

Ordinati in AS 8: 18 luglio 1740, 20 luglio 1740, 14 aprile 1751